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III domenica di Avvento

Aggiornamento: 16 dic 2020

Gv 1, 6-8.18-28

La liturgia di questa domenica ci ripresenta di nuovo la figura di Giovanni il Battista, ma questa liturgia non ci presenta soltanto un uomo ma ci fa notare un grande equivoco tra i sacerdoti e Giovanni Battista, si nota la differenza tra il terrestre e il Divino.

Per i sacerdoti il problema era strettamente terreno cioè il problema del potere, la domanda infatti che si pone è "chi sei tu?", Giovanni non risponde dicendo io sono, ma dice io non sono! E quando i sacerdoti apertamente gli dicono allora chi sei, lui risponde " voce di uno che grida nel deserto " ma chi è questo uno se non Dio stesso?

I sacerdoti si fanno carico del pericolo che vedono nel Battista pensando che il Messia ma lui risponde sempre io non lo sono. Allora nasce un’altra problematica, con quale autorità lui battezza se non il Messia, ecco rispondi chiaramente "io battezzo con acqua " il Battista battezza solamente con l'acqua con qualcosa di terreno un elemento già conosciuto, è un battesimo di preparazione al vero battesimo di Cristo che battezza in Spirito Santo, che è un elemento nuovo donato solo da Dio ed è un elemento Celeste.

Già in Isaia lo leggiamo, “Lo spirito del Signore Dio è su di me, perché il Signore mi ha consacrato con l'unzione” lo Spirito può essere donato solo da Dio stesso.

Allora alla luce di tutto questo l’invito che vi faccio è quello di s. Paolo “siate sempre lieti, pregate ininterrottamente”, pregare questa settimana perché il Signore ci doni il suo Spirito perché possiamo desiderare sempre di più le cose del Cielo e non e cose della terra, restando saldi nella Fede.



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